Rivoluzionaria Lancia Lambda

Atto Costitutivo Lancia & C.
La prima pagina dell’atto costitutivo della Lancia & C, custodito nell’archivio notarile di Torino

Rivoluzionaria Lancia Lambda

Guidaci n° 1/2019

LanciaVamo

Vincenzo Lancia, assieme a Claudio Fogolin, fonda la Lancia & C. nel 1906 con il preciso obiettivo di soddisfare un mercato di nicchia che desidera vetture di alto livello in termini di qualità e raffinatezza. Monsù Lancia ha già una grande esperienza di collaudatore e corridore Fiat, marchio che copre l’80% delle vetture vendute in Italia. Conosce bene, quindi, i punti migliorabili delle auto di Giovanni Agnelli e sogna di creare un’automobile migliore, se non perfetta, senz’altro che si sappia distinguere nettamente dalle altre per qualità, raffinatezza dei dettagli, comfort, affidabilità e sicurezza.

Per Vincenzo Lancia, è fondamentale eseguire un lavoro eccellente ed ordinato tale da far apprezzare ai suoi Clienti l’ingegnosità delle sue soluzioni, l’eleganza e la bellezza di una assoluta pulizia formale anche nelle parti destinate a non essere viste se non aprendo il cofano o vani chiusi.

Orgoglioso delle sue origini e fermo nel suo metodo di lavoro, fa produrre gli opuscoli pubblicitari destinati ai Clienti americani con lo slogan Made in Turin, Italy, under the personal supervision of Vincenzo Lancia. Sfruttando la fama dell’Italia ed in particolar modo di Torino, quale culla dell’automobilismo, punta a conquistare il Cliente americano offrendogli inoltre la sensazione di sicurezza ed affidabilità per il fatto che le vetture vengono controllate personalmente dal suo fondatore. La garanzia di qualità fornita dal suo impegno personale sottolinea fortemente la differenza dell’etica di Lancia rispetto alle imprese che facevano, invece, produzione di massa.

L’automobile modello che Vincenzo Lancia desidera produrre è leggera, compatta, ben rifinita, con grande accelerazione, di lunga durata e con scarse esigenze di manutenzione e riparazione. In buona sostanza vorrebbe produrre una vettura con grandi contenuti tecnici per una fascia di mercato medio-alta.

Con queste premesse le ambizioni sono molto grandi, soprattutto per il fatto che Lancia & C. non ha ancora compiuto dieci anni di vita.

In questa fase è necessario fidelizzare il Cliente e lo si deve appassionare soprattutto con l’affidabilità di una vettura che, oltre ad essere bella e ben rifinita, deve essere robusta e sicura.

Questo avviene naturalmente a discapito di una prorompente attività di innovazione. I progettisti sono veri e propri vulcani di idee e in questi primi anni vengono depositati brevetti a decine . L’introduzione e l’applicazione di queste soluzioni è a dir poco prudente, per ora.

Lancia Theta
Lancia Theta

Nel 1913, a soli sette anni dalla fondazione di Lancia & C., esce sul mercato la Theta, la prima automobile al mondo con accensione elettrica. Durante la prima guerra mondiale, nel 1917, viene prodotto per l’aeronautica un motore 12 cilindri a V. Di qui, due anni dopo, viene costruito e montato su un prototipo destinato agli Stati Uniti il primo motore 12 cilindri a V stretto, brevettato ad ottobre del 1919.

Una volta fidelizzati i Clienti, si comincia a lasciar spazio a soluzioni originali ed innovazioni esclusive in luogo di quelle convenzionali.

Partendo dal prototipo 12 cilindri a V stretto, viene prodotta la Trikappa con motore 8 cilindri a V stretto.

Negli anni Venti e Trenta, Lancia diventa precursore della tecnologia e dell’innovazione poiché, mano a mano, tutti i costruttori ne adottano le soluzioni segnando tappe fondamentali della storia dell’automobilismo.

L’esplosione di ingegno avviene nel 1922 con la presentazione della Lancia Lambda. L’autorevole rivista Autocar dichiara che è come se di colpo tutti gli altri modelli esistenti fossero diventati vecchi. L’innovazione che ha rivoluzionato il sistema di creare automobili è la fusione del telaio e della carrozzeria in un tutt’uno: la scocca portante. L’idea venne a Vincenzo Lancia durante un suo viaggio in nave di ritorno dall’America. Si chiese per quale motivo non fosse possibile costruire una carrozzeria che sfruttasse lo stesso principio dello scafo di una nave. Chiese quindi ai suoi progettisti, fra i quali Battista Falchetto, di crearne una in grado di sostenere il motore e gli altri componenti meccanici risparmiando notevole peso grazie all’eliminazione del telaio con conseguente risparmio di carburante.

Lancia Lambda
Lancia Lambda

La Lancia Lambda è innovativa ed eccezionale anche per altri motivi: il blocco motore, ad esempio, è il primo in assoluto ad essere fuso in alluminio.

Per questa nuova vettura, Vincenzo Lancia detta ai suoi tecnici alcuni requisiti: motore e cambio/frizione devono essere a sviluppo longitudinale per essere contenuti nel vano motore ed il propulsore deve sviluppare 50 cavalli pur mantenendo consumi contenuti. La soluzione è un 4 cilindri a V stretto con cambio/frizione molto corto. Il compromesso è un elevato numero di giri che per quei tempi è ritenuto piuttosto rischioso: 3250. L’affidabilità meccanica della vettura, però, ripaga con soddisfazione il rischio corso.

Lancia Lambda
Lancia Lambda

Non sono tutte qui le peculiarità perché la Lancia Lambda ha altri primati. È la prima automobile al mondo ad adottare la sospensione anteriore a ruote indipendenti. Fino ad allora le ruote erano tradizionalmente e convenzionalmente collegate fra di loro. Vincenzo Lancia chiese a Falchetto di trovare una soluzione diversa ricordando un incidente che lo coinvolse qualche anno prima e che rischiò di compromettere la salute dell’anziana madre. Successe che, mentre viaggiava in sua compagnia verso la casa di Fobello, a causa della innata velocità di corridore e del cattivo stato delle strade, ruppe una delle due balestre anteriori e per poco non si rovesciò dopo che la vettura si piegò verso terra sulla sospensione danneggiata.

Bozzetti di Falchetto
Bozzetti di Falchetto

In una sola notte Battista Falchetto produsse e mise al vaglio di Monsù Lancia ben 14 bozzetti con diverse soluzioni per poi approfondire dettagliatamente quella che Lancia scelse.

Essendo la Lambda con carrozzeria portante, toccò a Falchetto disegnare anche la linea, cosa che fino ad allora era compito di diversi carrozzieri i quali vestivano le parti meccaniche secondo i gusti dei Clienti, lasciando loro, adesso, pochissimo spazio di personalizzazione. Anche in questo campo non mancano le innovazioni. Spariscono infatti i tradizionali longheroni, sostituiti da una struttura in lamiera scatolata più rigida ed al contempo più leggera. Di Falchetto è anche l’idea di prolungare, a forma di coda affusolata, il retro della vettura, per alloggiarvi i bagagli dei passeggeri. Ecco che nasce il primo baule portabagagli non più applicato all’esterno, ma integrato nella linea della carrozzeria.

Lancia Lambda
Lancia Lambda

Dalla VIII serie Lancia comincia a fornire ai suoi principali carrozzieri, Farina, Casaro e Weymann, una struttura più piatta e quindi più facile da personalizzare permettendo loro di creare vetture, ancor oggi, estremamente eleganti.

[LanciaVamo – Guidaci n° 1/2019]

2 Risposte a “Rivoluzionaria Lancia Lambda”

    1. Ciao Aldo, si tratta della prima pagina dell’atto costitutivo della Lancia & C, custodito nell’archivio notarile di Torino. Potresti fare un salto a verificare di persona e poi ci fai sapere cos’hai trovato di bello!

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