LanciaVamo

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Nasce con il numero 4/2018 di GuidaACI Vicenza (rivista bimestrale Dell’Automobile Club di Vicenza), la rubrica LanciaVamo che mi pregio di curare. Ho accolto con grande emozione e sorpresa la proposta da parte del Direttore Roberto Cristiano Baggio, giornalista professionista che stimo da sempre, fiera ed onorata di essere stata scelta fra le sue innumerevoli e referenziate conoscenze, ma non senza alcuni timori vista la mia scarsa esperienza nel settore giornalistico, senz’altro spronata dalla sua piena fiducia nel mio operato. Su una cosa può e potete essere certi miei cari lettori: il mio amore per il marchio Lancia è sfrenato ed indiscusso e mi auguro che questo sentimento mi permetta di essere obiettiva in ogni argomento che andrò ad affrontare.

Volevo innanzitutto spiegare come ho immaginato il logo di questa rubrica. Il tricolore denota l’importanza del marchio Lancia nel nostro Paese, simbolo di eccellenza italiana. La scritta Lancia, rappresentata con i caratteri del logo di quando Lancia era davvero eccellenza, è sinonimo di qualità, innovazione e supremazia in campo sportivo, con il colore verde della bandiera, la parte che notoriamente sta attaccata all’asta, alla lancia della bandiera… In rosso le tre lettere “amo”, questo perché non potevo nascondere, nel titolo di questa mia rubrica, l’amore che nutro per Lancia. La V maiuscola, che assomiglia un po’ ad un cuore, rafforza il concetto che ho appena descritto ma soprattutto coniuga al passato (imperfetto, certo!) il marchio Lancia così come se fosse un verbo. Lanciavamo. Sì, perché, a quanto pare, il gruppo FCA al quale Lancia appartiene, pare non essere interessato a proseguire la sua gloriosa e stimata storia mantenendo a listino la sola Lancia Ypsilon, vettura del segmento B, nata come Lancia Y nel 1995 (erede della Autobianchi Y10 del 1985, venduta all’estero come Lancia, guardacaso) e che ancora oggi “tiene botta” nella classifica delle vendite. Secondo i dati pubblicati su www.unrae.it per giugno 2018 Lancia Ypsilon è seconda a vendite solo alla Renault Clio e davanti a Polo, Yaris, C3, 500L e così via. Al termine del 2017 è stata prima con oltre il 10% di vendite rispetto alla seconda Renault Clio.

Pertanto, alla luce di tutto questo, potrò parlare con certezza solo della Lancia che è stata, magari di quello che Lancia potrebbe essere, augurandomi che con il passare del tempo si possa tornare a parlare (con orgoglio) di Lancia al presente ed al futuro. Qualcuno ha proposto di riservare al marchio Lancia una nuova gamma di vetture elettriche, personalmente trovo l’idea molto interessante e in linea con lo stile innovativo che Lancia ha sempre avuto. Ad ora questa proposta non ha trovato fondamento, chissà che in un futuro non troppo lontano qualche dirigente possa ripensarci…

Link a GuidACI Vicenza n°4/2018

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